Guida ai vini della vendemmia tardiva: Come fare e profilo aromatico

Per i produttori di vino, la vendemmia tardiva si riferisce al processo di lasciare intenzionalmente i grappoli d’uva sull’albero della vite dopo che hanno raggiunto la maturazione fisiologica. In questo modo si ottengono vini più dolci, meno acidi e più saporiti. In questa guida spiegheremo come produrre vini da vendemmia tardiva e quali caratteristiche aspettarsi.

Come si producono i vini da vendemmia tardiva

Il primo passo per la produzione di vini da vendemmia tardiva è lasciare che l’uva appassisca sulla vite. Questo tipo di raccolta viene effettuato per garantire la concentrazione degli zuccheri all’interno del frutto stesso e si garantisce che il vino risultante sia dolce. Affinché ciò avvenga, i grappoli d’uva devono essere attaccati dalla Botrytis cinerea, fungo che porta alla disidratazione degli acini e porta il vino ad acquisire caratteristiche ancora più pregiate, ma tale processo si innesca soltanto in situazioni climatiche adatte.

Una volta disidratati, gli acini vengono pressati delicatamente per estrarre il massimo succo possibile senza schiacciare i semi. Il mosto (succo d’uva non fermentato) viene quindi trasferito in botti o serbatoi dove avverrà la fermentazione.

Durante la fermentazione, i lieviti convertono gli zuccheri del mosto in alcol e anidride carbonica. Affinché il vino della vendemmia tardiva mantenga la sua dolcezza, la fermentazione deve essere interrotta prima che tutti gli zuccheri siano convertiti in alcol. Questo può essere fatto semplicemente togliendo il vino dal contatto con i lieviti o aggiungendo al vino dell’alcol che uccide i lieviti.

Una volta completata la fermentazione, il vino viene invecchiato in botti o serbatoi fino a quando non risulti pronto per essere imbottigliato e venduto.

Cosa aspettarsi dai vini da vendemmia tardiva

I vini da vendemmia tardiva sono caratterizzati da dolcezza, mancanza di acidità e sapore intenso. Questi vini hanno in genere un colore dorato intenso e aromi di miele, albicocche e pesche. Al palato, i vini da vendemmia tardiva sono viscosi e ricchi di sapori di frutta matura, spezie e noci. Grazie al loro elevato contenuto zuccherino, i vini da vendemmia tardiva si abbinano bene ai dessert o alla frutta. Possono anche essere gustati da soli come aperitivo o dopo cena.

I vantaggi dei vini da vendemmia tardiva

I vantaggi dei vini da vendemmia tardiva sono molteplici:

  • sono più dolci di altri tipi di vino. Ciò è dovuto al fatto che l’uva utilizzata per produrre questi vini viene lasciata sulla pianta più a lungo, consentendo una maggiore concentrazione di zuccheri all’interno dei singoli acini. Inoltre, i vini da vendemmia tardiva.
  • Hanno una minore acidità rispetto ad altri tipi di vini. Questo perché le uve utilizzate per produrre questi vini vengono raccolte più tardi nella stagione, quando hanno una minore acidità e maggiore dolcezza.
  • I vini da vendemmia tardiva hanno sapori e aromi più intensi rispetto ad altri tipi di vini. Ciò è dovuto al fatto che le uve utilizzate per la produzione di questi vini vengono lasciate sulla pianta più a lungo, consentendo una maggiore concentrazione di aromi all’interno del frutto.

Conclusioni

I vini da vendemmia tardiva sono un tipo particolare di vino che si ottiene lasciando i grappoli d’uva sulla pianta dopo che hanno raggiunto la maturazione fisiologica. Questo processo consente di ottenere vini più dolci, meno acidi e più saporiti. Per produrre vini da vendemmia tardiva, i coltivatori devono lasciare che l’uva appassisca sulla vite, concentrando così gli zuccheri all’interno del frutto. A questo punto, la fermentazione deve essere interrotta prima che tutti gli zuccheri siano convertiti in alcol, in modo da mantenere la dolcezza. Se siete produttori di vino, spero che questo articolo vi abbia convinto a provare i vini da vendemmia tardiva nella vostra cantina.